Il nome deriva dal greco lathraios nascosto, in riferimento alla parte più cospicua della pianta che si sviluppa sotto terra. Il genere comprende vegetali completamente parassiti, non troppo comuni, con rizomi sotterranei da cui si dipartono austori che si sviluppano sulle radici delle piante ospiti penetrando fino ai tessuti conduttori da cui sottraggono le sostanze nutritive.
I fusti sono ricoperti da squame biancastre nella porzione ipogea e rosate e carnose nella porzione epigea. Gli scapi terminano con infiorescenze costituite da numerosi fiori, disposti tutti sullo stesso lato. Queste piante, che possono causare danni gravi alle coltivazioni e ai boschi, hanno un aspetto poco piacevole e sono raramente coltivate. La unica specie che talvolta possiamo trovare nei giardini è lathraea clandestina,la quale
fiorisce da marzo a giugno ed è parassita sulle radici dei salici e dei pioppi; essa presenta un fusto brevissimo, fiori grandi, portati da lunghi peduncoli di un colore rosso-violaceo, riuniti in infiorescenze a corimbo; i danni da essa procurati non sono rilevanti.
Coltivazione: visto il carattere parassitario di questa pianta, nell'impianto
della coltura, si dovrà procedere alla rimozione del terreno sovrastante le radici della pianta ospite, allo scopo di favorire lo sviluppo degli austori sulle radici stesse. Volendo riprodurre la pianta per mezzo dei semi si dovranno porre questi a contatto diretto con la superficie delle radici.
Lathraea
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